lunedì 1 ottobre 2007

Benvenuti nell'era digitale

Le tecnologie digitali per molti fotografi sono sinonimo di disagio. Si è portati ad immaginare un mondo diverso da quello che per anni e cultura si è stati abituati ad interpretare; un mondo freddo, senza quel calore umano che con le nostre fotografie abbiamo sempre rappresentato; un mondo nel quale l'importanza dei rapporti umani viene sminuita dalla mediazione dei bit che trasforma le immagini, diminuendone realisticità ed emozione.
Ciononostante occorre prendere atto che è avvenuta una radicale trasformazione, tanto che il numero di apparecchi digitali venduti già nel 2001 ha superato quello degli apparecchi tradizionali.
La qualità delle macchine digitali in termini di risoluzione hanno raggiunto dei livelli impensabili solo qualche anno fa, con il ragguardevole risultato che molti fotografi professionisti hanno a poco a poco abbandonanto la pellicola.
La fondamentale differenza tra una fotocamera tradizionale e una digitale è la mancanza della pellicola; le immagini vengono acquisite da un sensore elettronico e riversate su un supporto di memoria. Il risultato di questo procedimento, oltre all'esclusione della pellicola, consiste nella eliminazione delle fantomatiche pola, dei tempi di sviluppo e delle prove e correzioni di stampa; quindi niente laboratorio fotografico e relativi costi di gestione.
Le immagini digitali possono essere visionate immediatamente sull'apparecchio o, meglio, sul monitor di un PC portatile. Se non sono soddisfacenti è possibile cancellarle rapidamente ed effettuare un nuovo scatto con le correzioni desiderate.

La fotografia digitale può oggi sostituire quella tradizionale in termini di qualità? Direi proprio di sì, con l'arrivo di apparecchi da 5 megapixel le immagini digitali hanno raggiunto qualità paragonabili a quelle tradizionali, offrendo tuttavia una maggiore versatilità; se poi prendiamo in esame le nuove reflex con sensori da 10/12 megapixel in su, o addirittura i dorsi digitali che oggi arrivano a 39 megapixel, abbiamo un risultato qualitativo impressionante.
Rimanendo inalterate le tecniche di ripresa, il passaggio dal tradizionale al digitale ha un unico vincolo: l'uso di un computer.

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