- Il livello professionale del fotografo contattato.
- La complessità di realizzazione dell'immagine, sul piano tecnico ed organizzativo.
- L'apporto creativo richiesto al fotografo.
- La destinazione d'uso della fotografia.
- L'entità della commessa di lavoro.
Se il problema delle tariffe fosse riconducibile alla sola difficoltà tecnica di realizzazione delle immagini, la valutazione del "valore" dell'immagine sarebbe semplice. Dato che, invece, occorre dare un preciso valore commerciale a molti elementi di difficile quantificazione, ecco comparire diversi parametri e diversi sistemi di calcolo. Vediamo prima nel dettaglio quali siano le diverse variabili, e poi come queste si applichino ai diversi settori di impiego. Nel dettaglio:
Il livello professionale del fotografo.
Così come avviene in qualsiasi professione intellettuale, è possibile rivolgersi all'uno o all'altro professionista, (medico, avvocato, commercialista, eccetera) sapendo che l'effettiva capacità professionale e la "visibilità" del mercato di ciascun professionista genera tariffe ben diverse fra loro.
La complessità di realizzazione dell'immagine sul piano tecnico ed organizzativo.
L'affermazione che una fotografia complessa sul piano tecnico o quello organizzativo richiede più tempo per la sua realizzazione (e quindi costa di più) è banale perchè ovvia. Ciò che, invece, spesso non si considera con altrettanta naturalezza è il fatto che l'incremento di qualità al di sopra dello standard base comporta aumenti di costi di produzione non solo "proporzionali", ma "più che proporzionali". Facciamo un esempio banale, ma molto vicino al concetto valido anche alla fotografia. Comprare un paio di etti di riso e farli bollire costa pochissimo. Farsi preparare in trattoria od in mensa un piatto di riso in bianco costa ancora abbastanza poco, anche se -rispetto al costo delle materie prime- il lavoro e la "struttura" della trattoria fanno già lievitare di una decina di volte. Se quel riso deve diventare un risotto con possibilità di scelta "alla carta", il servizio sarà ancora migliore, ma il fatto di dover garantire la disponibilità di diversi condimenti rappresenterà un incremento notevole dei costi generali, e il riso costerà due o tre volte tanto, o anche più se ci si rivolgerà ad un buon ristorantino. Se al risotto, già curato si aggiungono condimenti di pregio (come i tartufi) il costo sarà di parecchio superiore e cioè si eleverà in maniera più che proporzionale. Se poi ancora, si desidera mangiare un risotto prelibato preparato da un maestro nel suo campo, i costi di promozione,di rappresentanza e il surplus legato alla fama dello shef porteranno il costo finale ad essere anche cento volte superiore a quello di un piatto base di riso. Siamo sempre dinanzi ad un risotto ma, ad ogni miglioramento, il perfezionare il risultato richiede sforzi sempre più consistenti. Allo stesso modo, raggiungere livelli di perfezionamento elevati su immagini fotografiche abbastanza complesse richiede un dispendio di molto tempo, molto maggiore rispetto a quanto non occorra per migliorare in modo avvertibile un'immagine semplice. Così, tanto è maggiore il livello di qualità raggiunta, tanto più costoso -per tutti, cliente e fotografo stesso- è il passaggio ad un grado superiore di perfezionamento tecnico.
L'apporto creativo richiesto al fotografo.
Come già descritto in precedenza, la crescita della capacità creativa ed interpretativa di un fotografo richiede molta esperienza, oggettive capacità (rare) e applicazione. Sapere parlare è alla portata di tutti. Saper parlare bene è cosa che solo una parte delle persone sa fare. Saper parlare bene ed essere capaci di convincere ed coinvolgere gli uditori, è un dono che hanno solo in pochi. Tanto è più alto il grado di coinvolgimento creativo richiesto al fotografo, tanto più tempo occorrerà (e sarà occorso negli anni precedenti) al fotografo stesso per offrire i suoi servizi a quel livello.
La destinazione d'uso della fotografia.
A parità di tutti gli altri fattori considerati agli altri punti, quanto è più elevato il numero di persone che potranno vedere l'immagine fotografica, tanto più elevato sarà il suo costo. Questo elemento è la diretta conseguenza di una dinamica di mercato ben conosciuta in tanti altri settori: la pagina pubblicitaria di una rivista costa di più se sono molte le copie vendute. I diritti percepiti dal cantante, o dal produttore di software, aumentano in proporzione del numero di copie dei CD prodotti. Anche in fotografia vale la stessa dinamica, prevista per legge (legge 248 del 28/08/2000 pubblicata sulla gazzetta ufficiale il 04/09/2000 n.206). concretamente, le immagini realizzate per essere viste da poche persone (cataloghi di bassa diffusione, pieghevoli, immagini per uso di documentazione interna) costeranno meno di quelle destinate alla pubblicità. Evidentemente, un manifesto, una pagina pubblicitaria, un cartellone, sono realizzate per essere viste da centinaia di migliaia, o milioni di persone.
L'entità della commessa di lavoro.
Come è abbastanza intuibile, il costo per la realizzazione di una o due immagini la cui produzione sia isolata da altre è maggiore rispetto a quanto si verrebbero a pagare unitamente immagini simili, ma realizzate in un contesto di venti o trenta riprese. Questo è un meccanismo semplice da afferrare. Occorre mezza giornata di preparativi e lavori collaterali per realizzare una ripresa di catalogo, ma occorrerà poco tempo in più per realizzarne una dozzina, dato che tutte le fasi preliminari e quelle di contorno sono identiche. Far realizzare un servizio composto di molte immagini, di conseguenza, comporta un costo unitario per immagine anche molto differente da quello che si raggiunge per piccoli lavori. Anche nella cessione dei diritti di utilizzo di immagini già esistenti, la quantità consente all'agenzia o al produttore di distribuire meglio i costi generali e, quindi, di applicare sconti interessanti.
Realizzato sulla base delle informazioni forniteci da Tau Visual
martedì 2 ottobre 2007
Determinazione delle tariffe professionali
Il servizio fotografico non ha un suo valore commerciale assoluto. Sono molte le variabili che determinano il prezzo finale. Sul costo di ciascun lavoro influiscono, fra l'altro:
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